Fidget spinner, le trottole vietate!

Sono delle specie di trottole che si tengono tra le dita, e negli ultimi mesi sono tra i giochi più venduti in Italia e nel resto del mondo.

Sorgente: Cosa sono i fidget spinner, di cui parlano tutti – Il Post

In realtà distrae la classe creando rumore e trambusto ….in molte scuole americane è già stato vietato!

Si sta diffondendo anche nelle nostre classi, per fortuna siamo quasi a giugno…magari a settembre non andrà più “di moda”

PERCHE’ IL FIDGET SPINNER NON POTRA’ MAI FUNZIONARE A SCUOLA

Come in tutte le cose, prima di esprimere un giudizio ho deciso di sperimentare questo giochino.

Bene!

Ora l’ho sperimentato e posso dire che per la funzione per cui è tanto pubblicizzato non può essere utile in nessun modo.

L’ho usato durante una riunione di lavoro e…

Dopo 5 secondi i miei colleghi mi hanno detto di smetterla immediatamente perché:

– disturba;
– porta via attenzione degli altri;
– porta via la mia attenzione.

Insomma è un gioco e come tutti i giochi va usato nel contesto adatto e quel contesto non è la scuola, non può essere la classe.

Ma il motivo è molto semplice:

Ogni elemento in più oltre a libri, quaderni, astuccio, schemi diventa un elemento di disturbo con il quale un ragazzo può distrarsi e… distrarre!

Non metto in dubbio che possa essere un gioco carino e divertente, non entro nel merito, visto che non ho più 7-8-9-10 anni.

La mia critica è diretta alla finalità per il quale veniva tanto sbandierato.

In questo articolo di repubblica se ne parla abbondantemente: http://www.repubblica.it/…/fidget_spinner_la_nuova_mania_d…/

All’improvviso che succede?

I negozianti lo spacciano come rimedio per ADHD, per essere più concentrati, per risolvere ogni tipo di problema e i genitori che cercano il rimedio esterno ci cascano perché magari non sanno più che pesci pigliare.

Quello che voglio che capiate è che non esiste nessuno strumento esterno che possa cambiare i risultati di vostro figlio.

In questo caso, se usato a scuola o durante lo studio, può diventare estremamente dannoso e portare ulteriori problemi alla concentrazione ed attenzione di tuo figlio.

Ribadisco che i giochi devono essere giochi e non devono diventare palliativi per risolvere i problemi. Se li prendete con quell’obiettivo diventeranno un vero problema per te e per tuo figlio.

C’è un unico modo che hai per aiutare tuo figlio: studiare ed impegnarti a conoscere sempre più cosa succede a tuo figlio e come aiutarlo davvero!

Trova il modo.

Leggi.

Fai corsi.

Informati.

Parla con professionisti seri.

Ma non farti abbindolare dalla strada facile. Non esiste. Mai.

L’ADHD, l’iperattività o in generale i DSA sono cose serie che non si possono risolvere con il bottoncino magico.

Per lavorare con un ragazzo con difficoltà di attenzione serve un lavoro capillare che parte da casa ed arriva a scuola.

In mezzo tuo figlio necessariamente, poco per volta, deve lavorare sulla sua consapevolezza della difficoltà che sta vivendo e lo può fare in molti modi:

– il gioco;
– la conoscenza ed il rispetto di regole chiare;
– la propria percezione di sé.

Ma non può mai bastare una cosina esterna per aiutarlo davvero, anzi rischia di diventare uno strumento di distrazione in più (per lui, ma anche per gli altri).

Nel giro di quanto un prof gli direbbe “Alessandro smettila con quel gioco che disturbi”?

Effetto finale? “Ecco in un modo o nell’altro è sempre colpa mia”.

Buone riflessioni!

-FB-

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